
Bollo, revisione, assicurazione. Come gestire un’auto storica.
Molto più che una semplice auto, un’auto d’epoca è un pezzo di storia. Non è solo la passione a spingere i collezionisti di tutto il mondo a prediligere questi mezzi, c’è anche una grossa fetta di business.
Per proteggere al meglio il valore di queste auto ci sono alcune accortezze che non si possono trascurare. A partire dalle pratiche di documentazione.
Originalità, ora come allora
Per essere definita storica, un’auto deve innanzitutto avere almeno vent’anni ed essere iscritta all’ASI (Automobilclub Storico Italiano). Non sono ammesse modifiche, la vettura deve aver mantenuto il suo stato originale, come se fosse appena uscita dalla fabbrica: tutti gli di interventi di restauro o manutenzione devono essere minuziosamente documentati.
Bollo e revisione, cosa cambia
Le vetture ventennali godono di una tassa di possesso decisamente agevolata. Quelle che hanno più di 29 anni, a seconda della normativa regionale, possono essere completamente esentate dal pagamento del bollo. La revisione invece deve essere fatta ogni due anni, esattamente come avviene per le auto moderne.
Un pezzo di valore, a che prezzo
Ottenere una valutazione per un’auto d’epoca non è così semplice come per una normale auto usata. Servono conoscenze specifiche di esperti del settore per avere una quotazione oggettiva. Se vuoi che la tua auto abbia un valore assicurato, rivolgiti ai nostri esperti.
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